“Negli scritti di Michael Foucault compare spesso una frase, questa:
“Nella teoria politica non si è ancora riusciti a fare ciò che si è fatto nella storia: tagliare la testa del re”.
Questa frase significa che noi pensiamo ancora il potere secondo vecchi modelli: quello del sovrano e quello della proprietà.
Il modello del sovrano implica che il potere venga visto come un comando che viene dall’alto e che viene applicato attraverso la legge. Il principio della proprietà comporta che il potere venga concepito come qualcosa che si possiede, che alcuni hanno e altri non hanno, che si può cedere o acquisire.
Secondo Foucault “tagliare la testa del re” vuol dire pensare il potere facendo a meno di questi due presupposti. Il potere può essere pensato secondo un modello reticolare: Il potere è una rete; è un insieme di azioni su azioni. Si esercita un potere non quando si trasmette un’energia su un polo passivo, ma quando un’azione influenza il campo di altre azioni possibili di altri soggetti. Questo vuol dire esercitare un potere. Tutto il resto è forza, violenza, comunicazione, ma non potere.
Da qui Foucault deriva un’altra conseguenza: il potere per esercitarsi deve lasciare dei margini di libertà; in alcuni casi deve crearli. Una della azioni del potere – questo è uno dei punti più interessanti del pensiero di Foucault – consiste nel creare libertà.”
Estratto dal video:
Leonardo Daddabbo